Viaggi Solidali: I Tour Organizzati dalla Cooperativa Sociale

Viaggi Solidali è una cooperativa sociale che è attiva sul territorio Internazionale dal 2004 come organizzatore di tour. Dagli anni in cui sono attivi, hanno accompagnato oltre ventimila persone in Italia e nel mondo favorendo gli scambi culturali tra i viaggiatori e le popolazioni locali. Questa associazione è una comunità formata da viaggiatori e viaggiatrici, da accompagnatori e soci. Basta dare uno sguardo al loro blog per comprendere l’entità di questi viaggi.

Storia della cooperativa sociale

La loro storia inizia negli anni 2000, quando, insieme a cinque ONG italiane, aprono il circolo CTA Volontari per lo Sviluppo, che avevano un solo obiettivo: promuovere il turismo responsabile. Nell’anno 2004 attivano la Onlus Cooperativa sociale Viaggi Solidali che fino ad oggi ha sede a Torino, all’interno di Porta Palazzo, uno dei più multiculturali quartieri della città. In venti anni di viaggi, hanno organizzato centinaia di tour in giro per il mondo e diffuso buone pratiche per il turismo che possiamo chiamare responsabile. Inoltre, hanno sensibilizzato le persone con l’utilizzo di interventi di tipo informativo e formativo sfruttando la collaborazione con università, scuole, pubblici esercizi e associazioni private. Dal 2010 è in atto un progetto dal nome Migrantour, che ha vinto premi all’interno del concorso World Responsible Tourism Award 2016.

viaggi solidali
Viaggi Solidali

Come funzionano i viaggi solidali

I viaggi organizzati da Viaggi Solidali seguono le regole del turismo responsabile che possiamo trovare all’interno della carta dell’AITR, Associazione Italiana Turismo Responsabile. Le proposte fatte dal gruppo sono vere e proprie vacanze sicure studiate in tal modo da dar la possibilità agli usufruenti di sperimentare l’incontro interculturale con le persone autoctone.

I viaggiatori ideali per questi tour sono quelle persone che sono interessate ad apprezzare paesaggi e monumenti, ma anche quelle persone che vogliono uscire dal turismo di massa e da tutti gli stereotipi ad esso legati. Di solito questi viaggi sono organizzati in tal modo da favorire il ritorno economico per le persone autoctone in modo da incentivare il turismo e i fornitori di servizi locali. Ovviamente prima di ogni viaggio, i turisti saranno stimolati a conoscere il paese di arrivo, gli usi e i costumi, attraverso vere e proprie riunioni di briefing.

Di solito i gruppi di viaggio sono formati da non più di 12 persone proprio per incentivare il gruppo ad utilizzare mezzi di trasporto locali e affittare camere in hotel a gestione familiare. Questo modus operanti permette di solito ai gruppi di viaggio di essere ospitati da famiglie o dalle sedi delle ONG presenti sul territorio di arrivo. Tutto ciò per dirvi che gli accompagnatori, le guide turistiche fornite, sono più mediatori culturali che aggiungono valori al viaggio.

Idee per il volontariato

Se si decide di viaggiare solidale, il 30/40% del fatturato che arriva all’Associazione, verrà retribuito alle comunità che accolgono i gruppi. Durante tutto il periodo di attività, hanno portato alle popolazioni autoctone una cifra intorno ai venti milioni di euro. Le destinazioni per i viaggi sono oltre quaranta con cento itinerari diversi. Le partenze arrivano a centocinquanta all’anno. Il calendario di viaggi di gruppo come abbiamo visto è molto vario proprio poiché tocca ogni parte del mondo, in ogni stagione dell’anno, per gruppi piccoli e medi. Il sito propone un’interazione con il cliente attraverso una preiscrizione che non impegna le due parti, ma dovrà poi essere confermata al momento dell’iscrizione vera e propria.

Mete più quotate

Una delle mete più gettonata è la regione balcanica che da anni viene additata culturalmente come una meta difficilmente raggiungibile. Il percorso proposto è un itinerario che varia tra richiami storici, artistici e culturali. La prima tappa è Tirana, la capitale dello stato dell’Albania, per poi passare per Ohrid e Prespa. Successivamente si arriva in Macedonia dove si fa tappa per visitare i suoi fantastici siti archeologici. Alla fine del tour, si ritorna in Albania entrando nei paesi di Budva e Kotor in cui si godranno i meravigliosi paesaggi della Riviera montenegrina.

Il tour è organizzato con la collaborazione del Centro di Cultura Albanese, una delle Associazioni più rilevanti della diaspora albanese nel nostro territorio italiano. Durante il viaggio è prevista la visita con le famiglie autoctone all’interno delle cittadine di Valbona e Selva, inoltre è previsto l’incontro con i monaci del monastero di Decani nella città di Kosovo. I posti dove alloggiare saranno hotel e guest-house che vengono gestiti da famiglie del posto. I pranzi e le cene vengono organizzati in famiglie del posto o ristoranti piccoli che sono specializzati nella tipica cucina balcanica che unisce flussi turchi e greci.

Gli spostamenti vengono organizzati con l’aiuto di un pulmino dotato di aria condizionata che verrà fornito al gruppo durante tutto il tragitto, disponibile in tutti gli spostamenti. Non tutte le tratte saranno di facile traversata, ma sono testati più volte dalla loro associazione attraverso i diversi tour organizzati in quelle zone. Il capogruppo in questo caso è un uomo di nome Benko. Lui è di origine di Tirana, ma vive e lavora a Torino. Come lavoro insegna e fa il giornalista. La sua passione però è ricoprire il ruolo di direttore del Centro di Cultura Albanese.

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