Nasce negli anni ’50 nel nord Europa, da enti religiosi e con il chiaro intento di voler dare un giusto contributo ai paesi più bisognosi, creando una rete commerciale, inizialmente per lavoretti per fini religiosi, ma poi con gli anni sono stati intrapresi delle vere e proprie attività commerciali internazionali.
In Inglese viene detto “Fair Trade”, che indica il commercio Equo, oggi ben strutturato, serve a dare un giusto prezzo al produttore, quindi ha preso piede con la Globalizzazione e si trova oggi in molti accordi commerciali, dove le industrie dei Paesi più sviluppati, comprano e garantiscono i prezzi con i Paesi in fase di sviluppo.
Il commercio equo e solidale prende piede nel ’68 durante le manifestazioni studentesche e come forma di protesta verso le grandi multinazionali, si trova così uno svilupparsi di mercati sotto banchi, spesso illegali, con vendite da casa propria di prodotti che saltavano l’iter commerciale, arrivando direttamente al consumatore.
Un mercato che manca di regole certe e da queste necessità, viene istituito il WFTO – Organizzazione Mondiale Equo e Solidale, si occupa di rilasciare le certificazioni alle aziende che ne fanno richiesta e di controllare e dare una linea guida ai Paesi che vogliono regolamentare questo tipo do commercio, ed funge da punto di riferimento per le tante organizzazioni che operano in questo settore, ha emesso nel 2018 una carta del commercio Equo e solidale che riguarda il momento particolare che attraversa il mondo del riscaldamento globale, cercando di trovare soluzioni comuni in diversi stati ed aree geografiche e diverse sono già le Organizzazioni di diversi Stati che aderiscono a questa iniziativa.
Quindi il Commercio Equo Solidale nasce in contrasto con le multe-internazionali, nasce per tutelare i piccoli produttori, soprattutto quelli agricoli, alla base di tutte le controversie è il prezzo della materia prima, dove i prezzi vengono fatti da multinazionali poco rispettosi del costo di produzione, con questo sistema, il prezzo viene stabilito con il chiaro intento di dare il giusto prezzo al produttore, tenendo quindi presente tutte le spese da questo sostenute, inoltre il vantaggio di avere dei contratti pluriennali con prezzi minimi garantiti e una quantità minima garantita di acquisto, inoltre le industrie acquirenti sono motivati a finanziare l’agricoltore, con anticipi che serviranno al produttore di mettere in atto tutte le procedure e cure durante la coltivazione.
I prodotti che maggiormente vengono commercializzati sono: il Caffè, il Thé, Zucchero di Canna, Cacao, ma anche il Miele, l’Orzo, Frutta Secca, Noce Moscata.
Questi prodotti sono tra i più comunemente commercializzate con la regola del non profitto, quindi regole internazionali di salvaguardia, che permettono a produttori di ottenere i giusti guadagni ed obbliga le grosse catene alimentari a non sfruttare alcune aree meno sviluppate.
Il Commercio Equo e Solidale è un sistema che va contro le ingiustizie, permette di lavorare e da giuste garanzie, con coltivazioni e produzioni di materia prima di buona qualità, senza che ci sia una speculazione e ci permette di avere del cibo nelle nostre tavole più sano e genuino. Quello che si deve subito pensare e il grande lavoro che è stato fatto per arrivare ai tempi nostri, con Organizzazioni che lavorano quotidianamente per garantire un futuro migliore, oggi anche con l’impegno di voler dare un occhio di riguardo al riscaldamento globale, consapevoli che molto può essere fatto, migliorando e prestando maggiore attenzione sulle tecniche e prodotti usati per la coltivazione e produzione.